Al cinema nel mese di Aprile - Comune di Riolo Terme

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Al cinema nel mese di Aprile

 

Film in programmazione per il mese di Marzo al Teatro Comunale di Riolo Terme

Sono possibili variazioni di programmazione indipendenti dalla nostra volontà ma dovuti alla distribuzione delle pellicole che saranno tempestivamente comunicati, ci scusiamo per l'eventuale disagio.

Proiezioni:

Locandina

Capitan Marvel

Sabato 6 e Domenica 7 Aprile 2019 alle ore 21

Trama:

Vers vive su Hala, capitale dell'impero galattico e militarista dei Kree, è bionda ma ha il sangue verde-blu e viene addestrata a combattere controllando le proprie emozioni e i propri straordinari poteri energetici da Yon-Rogg. Quando finisce catturata dagli skrull, i nemici mutaforma dei kree, questi esaminano la sua mente in cerca di risposte, facendo riaffiorare in lei ricordi perduti della sua vita sulla Terra e di una misteriosa donna, le cui fattezze sono utilizzate anche dall'intelligenza suprema dei kree quando comunica con lei. Sarà l'inizio dell'avventura che la riporterà sulla Terra, negli anni 90, dove scoprirà il suo passato come Carol Danvers e si riapproprierà della propria identità.

La prima eroina protagonista solitaria di un Marvel movie è un personaggio di formazione militare che sceglie invece la pace, è una donna che riscopre la propria forza ed è schierata dalla parte dei migranti.

Sicuramente una figura d'ispirazione per le bambine di oggi e le donne di domani, anche perché a differenza di Wonder Woman non è una principessa delle Amazzoni, bensì un'eroina con i piedi ben piantati per terra, già tosta e formata prima ancora di avere i superpoteri, che usa oltretutto con compassione per proteggere i più deboli. Proprio in uno degli sviluppi più inattesi del film si definisce il senso di giustizia di Carol e così Captain Mervel trova una sorprendente attualità, che rende questa avventura spaziale qualcosa di edificante senza però intaccarne il divertimento.
Il film presenta infatti una gran varietà di ambientazione e situazioni e si passa da uno scontro a base di laser come in Star Wars a un inseguimento action con avversari mutaforma come in Terminator 2 , fino a un omaggio a Top Gun , per arrivare solo alla fine in zona da vero Marvel movie.
Siamo ormai al ventunesimo capitolo di questa saga, ma non mancano le sorprese, che stupiranno forse soprattutto i lettori dei fumetti. L'origine dei poteri della protagonista è stata infatti quasi completamente riscritta e legata a una delle gemme dell'infinito, probabilmente un elemento importante del prossimo Avengers: Endgame . Del tutto stravolto il personaggio di Mar-Vell, perché giustamente non era proprio il caso, nel 2019, di far derivare i poteri di Carol da un uomo, d'altra parte si è saggiamente evitato anche di farne una questione di retaggio alieno come nell'ultima versione a fumetti.

Fonte: Mymovies

Locandina

10 giorni senza mamma

Sabato 13 e Domenica 14 aprile alle ore 21

Trama:

Carlo lavora da quindici anni nella stessa azienda. Il suo lavoro lo ha fatto stare spesso lontano dalla famiglia: dalla bella moglie Giulia e dai tre figli di tredici, dieci e due anni. Quando la sua vita sembra essersi stabilizzata, un giovane ambizioso rischia di prendere il suo posto nell'ufficio delle risorse umane mentre la consorte decide di prendersi una pausa e partire per dieci giorni a Cuba. Carlo quindi non dovrà solo cercare di mantenersi un'occupazione ma, per la prima volta, dovrà anche badare da solo ai figli che sembrano odiarlo e che lui si ritroverà a dover conoscere.

Il volto di Fabio De Luigi si presta ancora una volta ad una tragicommedia. Sebbene sia innegabile infatti che alcune delle vicende in cui si ritrova invischiato il suo personaggio siano esilaranti, dietro nascondono la forte malinconia di un padre che ha trascurato i propri figli.

Ed ancora più importante, di un padre che non comprende a pieno il ruolo di una madre full time. Si nota la forte volontà di portare sul grande schermo tematiche attuali quali la frustrazione di una donna nell'essere "solo" una madre o il difficile connubio famiglia/lavoro. E specialmente nell'affrontare la prima, è lodevole il modo con cui è stato scritto il personaggio interpretato da Valentina Lodovini, un ruolo femminile dal sapore (finalmente) contemporaneo.
Purtroppo non tutto risulta essere così armonico. Si risente ancora del vezzo di dover far ridere a tutti i costi fino ad enfatizzare inutilmente alcune scene sino al limite dell'assurdo o di mettere troppa carne a fuoco, come nel caso dei personaggi secondari che sembrano limitarsi a colmare dei vuoti di sceneggiatura. Questo rallenta notevolmente il ritmo e distoglie l'attenzione da quella che, minuto dopo minuto, pare essere l'agonia di un uomo che non sa più da dove iniziare per far tornare le cose in ordine.

Fonte: Mymovies

Locandina

DUMBO

Sabato 20 Domenica 21 Lunedì 22 Aprile alle ore 21

Giovedì 25 aprile ore 16 ed ore 21

Trama:

La guerra è finita e Holt Farrier ritorna a casa, al suo circo, e ai suoi due figli, Milly e Joe. Ha perso un braccio, la moglie, il suo numero coi cavalli, e anche il resto della compagnia non se la passa molto bene. Il direttore, Maximilian Medici, punta sul cucciolo di elefante in arrivo, ma, alla nascita del piccolo di mamma Jumbo, rimane interdetto e furioso, a causa delle sue orecchie fuori misura. Milly e il fratellino, invece, si affezionano al piccolo dagli occhi azzurri e scoprono che, dietro l'handicap apparente, nasconde una straordinaria abilità: se stuzzicato da una piuma, Dumbo (questo il vezzeggiativo che il pubblico affibbia all'elefantino) può volare! Lo scoprirà anche il furbo imprenditore Vandevere, e allora per Dumbo e i suoi amici inizieranno i guai.

C'è più Tim Burton in questo rifacimento in live action di Dumbo che in molti degli ultimi film del regista, forse e soprattutto perché le sue impronte si celano nelle fondamenta dell'impianto filmico, ben più che nelle trovate di superficie.

Per quanto naturalmente imbevuto di citazioni del classico Disney del '41, il Dumbo di Burton poggia le zampe su altre basi: non sarà la sua mostruosità a dettare l'immagine del film, e dunque non saranno né lo scherno crudele né la compassione che suscita ad abitare il centro della scena, perché quella mostruosità è un tratto di famiglia, un marchio di appartenenza. C'è a chi manca un arto, a chi un fratello, una madre, una coda da sirena, ma fa parte del gioco; l'importante è stare uniti, fare famiglia, essere trasformisti e versatili, come Rongo The Strongo, forzuto in vestaglia, ma anche contabile e ufficio stampa.
Quando dalla dimensione del desiderio si passa invece a quella del sogno, le cose cambiano. Burton racconta la "Dreamland" in cui il personaggio interpretato da Michael Keaton trascina l'ingenua compagnia circense come una Hollywood Babilonia, tutta coreografie e lustrini e retroscena senza scrupoli: un sogno che contiene un'"Isola dell'incubo" e quell'incubo è la perdita della mamma, e fa di Milly e di Dumbo una cosa sola. Appare allora evidente che il film dietro il film di Tim Burton non è l'originale Disney ma lo spielberghiano E.T. : legati intimamente dallo stesso sentire, come fu per Eliot e per il suo amico extraterrestre, bambina e creatura volano in cielo con la stessa urgenza e per lo stesso fine.

Fonte: My Movies

Sono possibili variazioni di programmazione indipendenti dalla nostra volontà ma dovuti alla distribuzione delle pellicole che saranno tempestivamente comunicati, ci scusiamo per l'eventuale disagio.