Inaugurazione dei "Petali della corolla" - Comune di Riolo Terme

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Inaugurazione dei "Petali della corolla"

 

Rimandata a data da definirsi l'inaugurazione dei "Petali della corolla": 3 affascinanti circuiti paesaggistici da percorrersi a piedi, a cavallo o in mountain bike, per godere della bellezza e della peculiarità paesaggistica della corolla delle ginestre. 

I petali della Corolla

Tre percorsi per tre offerte paesaggistiche diverse che caratterizzano il nostro bel territorio: il lungo fiume, le colline, i calanchi.

L'iniziativa nasce grazie al contributo e al coinvolgimento della Provincia di Ravenna e mira a valorizzare il territorio e a promuovere stili di vita salutari.

IL PETALO DI GALLISTERNA
Percorso di andata e ritorno, di circa 9 km, adatto a tutti. Dislivello 122 m - Quota min. 67 m - Quota max. 116 m.
Partendo dal Parco Pertini si prosegue per le Terme e si imbocca il percorso escursionistico a fianco del canale Molino di Serravalle. Da qui si giunge ad Isola e si prosegue per la chiesa di Gallisterna. E rientro.
Da visitare - Al termine della discesa iniziale, giunti sotto le mura, si trova il Parco-museo "Le 127 giornate di Riolo", con sculture in bronzo dell'artista Giovanni Bertozzi, ispirate all'omonimo libro di Leonida Costa, cronaca delle terribili giornate dell'inverno 1944-45 in cui il fronte di guerra si fermò a Riolo per oltre quattro mesi. Poco distante è presente il monumento dedicato al Comandante del Gruppo di Combattimento Friuli, Gen. Arturo Scattini, che liberò Riolo l'11 aprile del 1945. Sul fiume troviamo il ponte di ferro (Bailey), ormai rara testimonianza di ripristino dei collegamenti fatti saltare durante il conflitto mondiale. Al termine del percorso di andata troviamo la Chiesa di Gallisterna, dedicata a San Tommaso apostolo. Nel cimitero accanto, merita una sosta la tomba di Menotti Farina, terza a destra nella parte in terra, nella quale è riportata una frase che sintetizza la filosofia della nostra permanenza in terra.

IL PETALO DI MONTE GHEBBIO
Percorso ad anello adatto a tutti. Lunghezza: 7,8 km.Dislivello 217 m - Quota min. 56 m - Quota max. 241m
Partendo dal Parco Pertini si giunge, passando per via Rimembranze, alla Badia di San Pietro in Sala, si finacheggiano i campi e percorrendo via Molino Maschi e la pista ciclabile di via Bologna si giunge a Cuffiano. Imboccando via Ossano si raggiunge la sommità di Monte Ghebbio e si discende verso il centro cittadino.
Da visitare - In viale Rimembranze si trova la Chiesina dei Caduti, dell'architetto Francesco Bagnaresi, costruita negli anni '20 a ricordo dei caduti riolesi nella Prima Guerra Mondiale. All'interno è conservata la Madonna del Presidio, cui i riolesi sono devoti. Lungo il percorso si incontra la Badia di San Pietro in Sala del IX secolo, oggi casa privata; da notare l'originale campanile a vela. Nella frazione di Cuffiano si passa accanto al Parco dedicato alla Brigata Ebraica, formazione di combattenti ebrei che, aggregati alla 8a Armata inglese, ebbero il compito di difendere e poi sfondare, avanzando verso Imola, la Linea Gotica tracciata dal fiume Senio.
Dalla cima di Monte Ghebbio, in condizioni di cielo terso, è possibile vedere la linea azzurra del mare Adriatico.

IL PETALO DI MAZZOLANO
Percorso ad anello, di circa 8,6 Km adatto a tutti. Dislivello 335 m - Quota min. 75 - Quota max. 244 m.
Partendo dal Parco Pertini si prosegue per via Mazzolano, si imbocca e si discende tutta via Lotta, si attraversa il rio Mazzolano e si risale versola chiesa. Si imbocca quindi il sentiero sulla destra che conduce a Mezzacosta, si scende verso la zona Peep e si torna verso il centro cittadino.
Da visitare - Le colline circostanti sono destinate alla coltivazione di frutteti e vigneti particolarmente pregiati. Lungo il percorso si incontra la Chiesa di Mazzolano, dedicata a San Martino, al momento inagibile al culto. Dal km 7 inizia la discesa verso Riolo con panorama sui calanchi del Rio Vecchio, ove si trovano alcune delle sorgenti delle acque minerali di Riolo.
Permette di gustare il panorama sulla media e alta valle del Senio, sul versante nord della Vena del Gesso romagnola e sulla pianura imolese e ferrarese.
Note: Una parte del percorso fu centinaia di volte attraversata dai volontari portaferiti che, durante il secondo confitto mondiale, portavano le barelle dei malati e dei feriti gravi da Riolo a Imola, inizialmente sulle spalle, poi con un carretto.

 

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I petali della Corolla (88kB - GPX)